L'eccesso di colesterolo Ldl, o
cosiddetto 'cattivo', è la causa principale di infarti e ictus,
ma si può e si deve tenere sotto controllo con stili di vita
adeguati e terapie giuste. A puntare l'attenzione su questo
problema di salute che riguarda milioni di italiani è la
campagna di sensibilizzazione rivolta alle persone già colpite
da infarto e ictus, promossa da Fondazione Italiana per il Cuore
in collaborazione con Amgen, dal titolo "Il cuore conta su di te
- Fai la mossa giusta".
In Italia, i costi sanitari diretti per le patologie
cardiovascolari ammontano a circa 16 miliardi l'anno. Numeri che
fanno capire quanto diffuso sia il problema. "In particolare -
raccomanda Furio Colivicchi, presidente eletto dell'Associazione
nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e direttore del
Reparto di Cardiologia dell'Ospedale San Filippo Neri di Roma -
bisogna porre l'accento sul controllo del colesterolo Ldl, che
non è da considerare un fattore di rischio, ma la causa stessa
della malattia, perché è responsabile del meccanismo che porta
all'ostruzione delle arterie e quindi all'infarto. Il controllo
dei livelli di colesterolo Ldl nel sangue è quindi centrale
nella cura". Mantenerne i valori entro limiti di sicurezza è uno
dei primi obiettivi della prevenzione secondaria, cioè rivolta a
soggetti che hanno già avuto un infarto, un ictus o un'altra
problematica ischemica.
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