A questo punto dell'epidemia è
importante avere un quadro della distribuzione in Europa della
cosiddetta variante inglese: per questo bisogna continuare con
la sorveglianza nelle strutture ospedaliere e di comunità e
sequenziare con priorità i casi emersi in aree dove circola la
variante, o dove c'è stato un aumento improvviso dei casi,
reinfezioni o fallimento delle terapie con anticorpi
monoclonali. E' questa l'indicazione che arriva dal Centro
europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) ai laboratori dei
paesi europei.
Per avere un quadro rappresentativo della distribuzione dei
virus, sottolinea l'Ecdc, "è cruciale continuare con la
sorveglianza, anche con una raccolta mirata di campioni, per
rilevare la presenza di varianti". A tal fine l'Organizzazione
mondiale della sanità (Oms) raccomanda di dare la priorità nel
sequenziamento anche alle persone che hanno ricevuto il vaccino
anti-Covid e poi si sono infettate con il virus SarsCov2, a chi
lavora in strutture a rischio, dove si ha una stretta
interazione con animali suscettibili al virus, o dove ci sono
pazienti immunodepressi, specialmente se ricevono una terapia a
base di anticorpi monoclonali. E poi quando c'è un cambiamento o
aumento inaspettato nella trasmissibilità o virulenza, quando si
sospetta una diversa resa delle terapie usate, e in focolai di
contagio sotto osservazione. Oltre a questa lista, vanno anche
monitorati i contagi collegati a viaggi per monitorare la
comparsa di nuove varianti. Il numero di campioni da sequenziare
dipende anche dalle risorse del paese, ma l'Ecdc dà alcune
indicazioni in merito.
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