Grazie all'intelligenza artificiale e
a un robot è possibile seguire alcune terapie riabilitative nei
pazienti che hanno problemi di mobilità a mani e braccia. A
sviluppare questa soluzione sono stati i ricercatori
dell'Università Carlos III e dell'Università politecnica di
Madrid e dell'Ospedale Virgen del Rocío di Siviglia. Sono stati
loro ad aver creato questo sistema che usa un robot per
aumentare l'interazione con il paziente.
Il progetto Naotherapist ha iniziato il suo lavoro nel 2013
per sviluppare un processo di riabilitazione grazie a robot
umanoidi in grado di parlare, emettere suoni e luci di diversi
colori, e che permettono di aumentare e catturare l'attenzione
in ogni momento.
In uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Sensors,
gli studiosi hanno evidenziato come questo tipo di attività
assistita dall'intelligenza artificiale abbia aumentato il grado
di mobilità degli arti superiori dei bimbi colpiti da diagnosi
di paralisi celebrale.
Per Alejandro Martín, ricercatore dell'Università politecnica
di Madrid che ha partecipato al lavoro, "l'obiettivo
fondamentale è assistere i terapisti nelle sedute riabilitative,
in modo che i pazienti ottengano il massimo beneficio possibile
e possano svolgere in futuro le loro attività quotidiane con la
massima normalità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA