Una sfida all'imprenditore Elon
Musk e al suo Neuralink, la start-up fondata per collegare il
cervello umano a un computer con l'elettronica che diventa
medicina per le malattie neurodegenerative. Ora c'è nuova
azienda, una start-up nata all'Istituto italiano di tecnologia
per curare il cervello e malattie come Parkinson e Alzheimer con
l'elettronica. Si chiama Corticale e il direttore scientifico è
Gian Nicola Angotzi, nato a Oristano e cresciuto a Cagliari. Nel
capoluogo ha svolto il suo percorso di studi fino al dottorato
di ricerca all'Università di Cagliari. Ma bisogna ricordare
anche che il direttore scientifico dell'Istituto italiano di
tecnologia è Giorgio Metta, nato a Cagliari. La neonata azienda,
che ha aperto la sua sede a Genova, ha iniziato l'attività
grazie al finanziamento di 2 milioni di euro di Giuseppe
Santella, imprenditore e top manager.
La tecnologia sviluppata dai laboratori IIT e ora portata sul
mercato da Corticale (SiNAPS) permette di realizzare dispositivi
impiantabili dotati di migliaia di sensori neurali e grandi
quanto un capello. Ogni dispositivo consente di registrare
("ascoltare") l'attività bioelettrica di un numero
incredibilmente elevato di neuroni in diversi circuiti
cerebrali.
Il flusso di dati cerebrali catturato da questi dispositivi ad
altissima risoluzione potrà essere acquisito ed analizzato ed
offrirà un accesso completamente nuovo per studiare i principi
del funzionamento e delle patologie del cervello e nuove
opportunità per lo sviluppo di dispositivi medici
bio-elettronici per la diagnosi e la terapia di malattie come
epilessia, Alzheimer e Parkinson. Inoltre consentirà la
creazione di interfacce neurali uomo-macchina di ultima
generazione per controllare dispositivi elettronici o robotici
come protesi di arti inferiori o superiori o esoscheletri.
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