Il presidente brasiliano, Jair
Bolsonaro, sarà denunciato per "genocidio degli indigeni"
durante la crisi sanitaria legata al coronavirus: lo ha
confermato oggi il senatore di opposizione Renan Calheiros,
relatore del rapporto finale della Commissione parlamentare
d'inchiesta (Cpi) sulla pandemia, che sarà presentato
ufficialmente la prossima settimana.
Il leader di estrema destra sarà denunciato per vari crimini,
tra i quali quelli di "prevaricazione, crimine di genocidio di
popolazioni indigene, crimini contro l'umanità, crimine di
responsabilità, crimine di omicidio per omissione, ovvero il
presidente non ha adempiuto al suo dovere legale di prevenire la
morte di migliaia di brasiliani", ha elencato Calheiros.
La mancanza di misure adeguate per alleviare la diffusione del
Covid nelle comunità indigene era stata denunciata anche
dall'Articolazione dei popoli indigeni del Brasile (Apib) e dal
Consiglio missionario indigeno (Cimi) della Chiesa cattolica.
All'inizio di agosto, Apib ha formalmente accusato Bolsonaro di
"genocidio e crimini contro l'umanità" davanti alla Corte penale
internazionale dell'Aia, così come ha fatto martedì scorso anche
l'ong austriaca All Rise.
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