Rafforzare la sinergia e la
collaborazione tra gli oculisti italiani, istituzioni e
associazioni, per costruire per i pazienti con disturbi visivi
percorsi assistenziali strutturati secondo principi di
innovazione tecnologica, ricerca, digitalizzazione e
sostenibilità anche alla luce del Pnrr. E' il messaggio emerso
dal tavolo tecnico che ha visto insieme per la prima volta gli
esperti della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (Siso)
e i maggiori rappresentanti delle istituzioni, per il primo
congresso nazionale.
"Ci sono 6 milioni di persone nel nostro Paese con patologie
oculari che devono poter usufruire delle più innovative
opportunità terapeutiche e beneficiare di un'attività di
prevenzione - ha detto Mariastella Gelmini, Ministro dei
rapporti con il Parlamento - Proprio per questo siamo
disponibili a tenere conto e ad accogliere le istanze di
adeguamento di nuove risorse da destinare alla cura e alla
prevenzione dei disturbi visivi". "Questa nuova società
scientifica si propone di rappresentare un interlocutore
competente, diretto e attivo per le istituzioni, al fine di
condividere e sostenere strategie e soluzioni rispondenti a
politiche sanitarie innovative e sfidanti, fornendo sempre un
supporto scientifico basato sulle evidenze delle ricerche più
avanzate, per garantire le migliori cure senza sprechi", ha
spiegato Teresio Avitabile, presidente Siso.
"Il mondo dell'oculistica è motivo di orgoglio per il nostro
Ssn ed è all'avanguardia - ha sottolineato Giovanni Leonardi,
Segretario Generale del Ministero della Salute - I disturbi
visivi non sono banali e possono avere effetti e risvolti
negativi anche sul futuro delle nuove generazion". "Aprire una
bella pagina di collaborazione con le istituzioni basata sul
rispetto e sul confronto è essenziale affinché la salute diventi
priorità nell'agenda di Governo - ha confermato Andrea Urbani,
Direttore Generale della programmazione sanitaria - Questo
Governo ha investito aumentando le spese correnti per la salute
al di là del Pnrr. La grande novità di questi due anni è stato
mettere in piedi una procedura di aggiornamento dei Lea".
Al convengo sono intervenuti anche Nicola Magrini, Direttore
Generale Aifa e Mario Barbuto, presidente Unione Italiana ciechi
e ipovedenti (Uici).
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