Oltre 70 milioni di euro. È la cifra
che gli italiani hanno devoluto nel 2022 alla ricerca sul cancro
attraverso il '5x1000' alla Fondazione AIRC. Circa 55 milioni
sono stati destinati a oltre 400 progetti di ricerca e più di 20
milioni al consolidamento di 8 programmi speciali dedicati allo
studio della malattia metastatica, responsabile del 90% circa
dei decessi per cancro. Il '5x1000' ha contribuito così a
raggiungere i 136 milioni di euro totali che AIRC ha messo a
disposizione della ricerca sul cancro per il 2022.
"Le firme del '5 per mille' a favore di AIRC da parte di
milioni di sostenitori, nei 16 anni di vita di questo importante
strumento di contribuzione, hanno fatto crescere la migliore
ricerca sul cancro, garantendo continuità al lavoro di migliaia
di scienziati", spiega la Fondazione in una nota. Inoltre,
"hanno permesso di avviare ambiziosi programmi scientifici, con
cui AIRC ha messo in rete gruppi di ricerca presenti su tutto il
territorio nazionale e ha creato un modello di collaborazione
virtuosa tra i migliori medici e scienziati italiani in ambito
oncologico". Un impegno che ha contribuito alla costante
riduzione dei tassi di mortalità per cancro nel nostro Paese:
"Tra il 2015 e il 2021 si è registrata una diminuzione del 10%
circa negli uomini e dell'8% circa nelle donne", fa sapere la
Fondazione.
A sottolineare il valore delle donazione è anche Federico
Caligaris Cappio, direttore scientifico di AIRC. "Insieme alle
donazioni spontanee, che costituiscono un contributo
preziosissimo e indispensabile per raggiungere gli obiettivi,
anche il '5 per mille' aiuta a garantire, anno per anno, la
stabilità finanziaria, un aspetto fondamentale che spesso manca
alla ricerca". Infatti, evidenzia Federico Caligaris Cappio "un
progetto di ricerca non dura mai un anno solo, e sapere di poter
contare su fondi consistenti e regolari ha consentito ad AIRC di
sviluppare nuove progettualità di lungo termine, più ambiziose
ed efficaci in termini di risultati, da affiancare al sostegno
puntuale ai progetti individuali dei ricercatori".
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