Sono stati finora 460.000 i morti
causati, negli stati Uniti, dalle varianti del Sars-Cov-2, pari
a circa il 46% dei decessi registrati finora. E il peso maggiore
lo hanno avuto Alfa, Delta e Omicron. Questa la stima che emerge
da una ricerca condotta da scienziati della Yale School of
Public Health e pubblicata sul server di prestampa medRxiv
(ovvero è in attesa di revisione tra pari).
La trasmissione globale del Covid ha portato all'emergere di
nuove varianti con maggiore trasmissibilità o evasione
immunitaria ma il peso della mortalità di ciascuna rimane poco
chiaro. Per cercare di capirlo, i ricercatori hanno costruito un
modello epidemiologico utilizzando i dati ufficiali sulla
mortalità per Covid-19 negli Usa e le proporzioni delle varianti
circolanti quando queste sono avvenute.
Dei 1.003.419 decessi per Covid-19 registrati al 12 maggio
2022, hanno stimato che 460.124 (46%) fossero attribuibili a
varianti del Sars-Cov-2. In particolare, oltre il 40% dei
decessi nazionali per Covid-19 (circa 431.000) si stima sia
causato da Alpha (stima mediana 39.548 decessi), Delta (273.801)
e Omicron (117.560). Mentre 3.628 dei decessi non potevano
essere assegnati a una variante poiché la settimana di mortalità
non era specificata.
Lo studio supporta l'affermazione che "nessuno è al sicuro
finché tutti non sono al sicuro" dimostrando il notevole effetto
delle varianti, emerse a causa di una circolazione incontrollata
del virus. "Sono necessari maggiori sforzi - concludono gli
autori - per ridurre il rischio che emergano nuove varianti,
anche attraverso un aumento dei tassi di vaccinazione globale,
trattamento e mitigazione dell'epidemia".
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