Un simulatore basato su realtà
virtuale per analizzare e favorire, grazie all'intelligenza
artificiale, la formazione dei futuri chirurghi che andranno ad
operare con il robot. E' il cuore di uno studio internazionale,
il primo del genere, eseguito all'Università di Pisa e che ha
visto coinvolto un gruppo di ricerca guidato dall'ingegner
Andrea Moglia del Dipartimento di ricerca traslazionale e delle
Nuove tecnologie in medicina e chirurgia, in collaborazione col
professor Sir Alfred Cuschieri dell'Università di Dundee (Regno
Unito).
Lo studio spiega una nota, prevedeva che un gruppo di
studenti di medicina eseguisse specifici esercizi al simulatore
per chirurgia robotica fino al raggiungimento del livello di
competenza richiesto. Successivamente sono stati sviluppati via
software vari modelli di intelligenza artificiale per prevedere
il tempo e il numero di tentativi di ciascun esercizio in cui i
partecipanti avrebbero completato il loro percorso di
formazione. Utilizzando una particolare configurazione (chiamata
ensemble learning) in cui si aggregavano più modelli di reti
neurali è stato possibile ottenere un'accuratezza più elevata
(fino al 95% in alcuni casi) rispetto a qualunque altro modello
di machine learning. I risultati dello studio, al quale ha
partecipato anche il gruppo di chirurgia generale del professor
Luca Morelli, sono stati pubblicati su Surgical Endoscopy, una
delle riviste più autorevoli in chirurgia. Lo studio condotto
presso l'Ateneo pisano rappresenta la più elevata casistica
internazionale nel settore e si basa sull'esperienza di Andrea
Moglia nella simulazione in chirurgia robotica, iniziata nel
2009 presso il centro EndoCas, diretto dal professor Mauro
Ferrari, e che lo ha visto utilizzare per primo in Italia i
simulatori virtuali per il sistema di chirurgia robotica
denominato da Vinci.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA