Un innovativo trattamento
dell'osteoartrite, che utilizza cellule staminali per curare il
danno sottostante della paralizzante malattia, è in corso di
sperimentazione clinica presso la Sydney University in
collaborazione con Cynata Therapeutics, specializzata in
tecnologia terapeutica delle staminali e medicina rigenrativa.
David Hunter, professore di medicina, scrive sul sito
dell'Università che l'iniezione di cellule staminali in
un'articolazione colpita, come il ginocchio, ha dimostrato di
riparare il danno causato da osteoartrite, piuttosto che
mascherare soltanto il dolore come i trattamenti finora
disponibili.
La sperimentazione sta reclutando circa 400 pazienti over 40
anni affetti da osteoartrite dolorosa alle ginocchia. "Il
ricorso alle cellule staminali non mira a modificare
semplicemente i sintomi, ma a trattare la malattia", scrive
Hunter. "Fra le proprietà delle cellule staminali - aggiunge -
vi è la capacità di regolare l'infiammazione, e sperabilmente
anche di permettere all'articolazione di autoripararsi.
Consideriamo che le cellule staminali, cellule di base che
possono mutare in quasi ogni tipo di cellula nell'organismo
abbiano il potenziale di riparare articolazioni danneggiate. Nel
contesto dell'osteoartrite nel rivestimento infiammato
dell'articolazione, o sinovia, le cellule rilasciano un gran
numero di molecole che aiutano a promuovere l'infiammazione e ad
avviare cambiamenti strutturali". L'obiettivo è di ridurre la
sinovite, l'infiammazione della sinovia, fermarne il progresso e
sperabilmente ridurre i sintomi. Secondo il direttore esecutivo
di Cynata Therapeutics, Ross MacDonald, l'uso di staminali per
trattare infiammazioni ha il potenziale non solo di trattare
l'osteoartrite, ma anche di invertire il danno causato.
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