Più giovani donne di un tempo
presentano lesioni alle ovaie e alla mammella, ma gli screening
sono uno strumento fondamentale di prevenzione e di diminuzione
della gravità della patologia. A fare il punto della situazione
per quanto riguarda Bologna è la direttrice Uo Governo dei
percorsi di screening Francesca Mezzetti durante una conferenza
stampa dell'Ausl di Bologna sugli screening per la prevenzione
dei tumori della cervice uterina, della mammella e del
colon-retto.
"Su indicazione regionale - ha spiegato Mezzetti - abbiamo
attivo il programma di individuazione del rischio
eredo-familiare del tumore della mammella e dell'ovaio. Si
tratta quindi di persone che sono sottoposte a un protocollo
specifico molto più ravvicinato e identifichiamo lesioni anche
in persone più giovani rispetto al passato".
"Quindi - ha continuato - sottoporsi ai controlli di
screening è importante. Se si aderisce allo screening ci
pensiamo noi a chiamare agli intervalli giusti, così si evita il
rischio di dimenticarsi o di sbagliare il periodo. In caso poi
di problemi - non per forza gravi - chiamiamo noi, fissiamo gli
appuntamenti e ci facciamo carico anche dei controlli".
L'importanza della prevenzione risulta chiara dai dati
esposti da Mezzetti: "Per quanto riguarda lo screening del colon
retto, che è l'unico che riguarda anche gli uomini, con
un'adesione attorno al 55-56%, quindi un po' più della metà
della popolazione, si è già avuta una riduzione del 30% di nuovi
casi di tumore e del 30% della mortalità". "Il tumore della
cervice uterina grazie allo screening è veramente un evento
raro, per fortuna, e invece per quanto riguarda la mammella - ha
concluso - abbiamo già avuto una riduzione del 40% della
mortalità".
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