Bologna potenzia la telemedicina
con un progetto che permetterà a 799 pazienti cronici anziani in
terapia anticoagulante orale di eseguire gli esami del sangue in
maniera non invasiva - dunque senza prelievo venoso - e più
rapida. Con passaggi da casa del paziente al Laboratorio unico
metropolitano, e poi al centro prescrittore dove cardiologi e
angiologi istantaneamente adeguano la terapia orale
anticoagulante per i pazienti. L'attuazione del progetto grazie
alla donazione di una cittadina bolognese, Alessandra Cantimori
e all'azienda Usl di Bologna, che ha implementato una
"infrastruttura telematica che mette in rete ospedale e
territorio".
"Portiamo a casa dei cittadini cronici in terapia
anticoagulante orale un test di valutazione e un dispositivo
medico che è innanzitutto meno invasivo, senza prelievo venoso
ma con il pungi-dito, e che offre la possibilità di rimodulare
la terapia in tempo reale", ha spiegato l'assessore regionale
alla Salute, Raffaele Donini, presentando l'iniziativa.
Dal momento della puntura del dito in pochi minuti sarà
possibile avere i risultati del test all'interno della propria
cartella medica e del proprio fascicolo sanitario online. "Un
progetto per cui siamo primi in Italia - hanno sottolineato
Donini e Paolo Bordon, dg Ausl Bologna - e che punta ad
estendersi a 1.560 pazienti a domicilio". Un progetto che guarda
anche al futuro, secondo le indicazioni della Missione 6 del
Pnrr, che sarà replicabile non solo geograficamente, ma
"concepito anche come matrice per appoggiarci sopra altre linee
di espansione della telemedicina".
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