Sono 20 i casi umani di infezione
West Nile (uno a Gorizia, tre nell'udinese e 16 nel Pordenonese)
registrati in Fvg e 29 i trattamenti finora eseguiti. E' stato
detto in un incontro convocato dal vicegovernatore con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, per definire una catena di
comunicazione tra Regione, Comuni e presidenti degli Ambiti
sulla diffusione del virus e relative modalità di
disinfestazione.
Riccardi ha ricordato che gli interventi di disinfestazione
attuati finora hanno riguardato le aree di 16 Comuni tra i quali
Udine e Pordenone. Questa notte sarà la volta di altri sette
comuni, tutti del Friuli. Un secondo passaggio di interventi di
tipo larvicida coinvolgerà domani la Destra Tagliamento.
Riccardi ha ribadito che le positività al virus sono certificate
da un laboratorio pubblico di malattie infettive.
L'intervento scatta nel raggio di 500 metri da dove è stato
registrato il caso di infezione umana (4 chilometri se di tipo
animale) e si utilizza un prodotto derivante dal piretro a bassa
tossicità per l'ambiente. Durante la disinfestazione (che
avviene di notte), occorre chiudere le finestre, non tenere il
bucato all'esterno e tenere in casa gli animali, e consumare gli
ortaggi 72 ore dopo le operazioni (lavandoli). A garanzia di
alveari e apicoltori, la ditta incaricata dispone di un sistema
che mantiene a distanza il raggio di azione dell'insetticida.
Riccardi ha spiegato che il virus, quando la reazione è
sintomatica, tende a colpire il sistema nervoso causando
cefalee, encefaliti, febbre alta; non esistono vaccini e terapie
specifiche: essenziale è la prevenzione per evitare rischi alla
popolazione.
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