Non 'guerriere', ma donne che
affrontano un dolore. È così che vogliono essere definite le
donne con tumore al seno avanzato, 37mila in Italia. In
occasione della Giornata nazionale del tumore al seno
metastatico, il 13 ottobre, nasce "Note di Vita": la prima guida
che vuole aiutare a capire in profondità gli stati d'animo, i
pensieri e le emozioni delle donne che convivono con questa
diagnosi. È uno strumento che nasce dalla campagna È Tempo di
Vita, promossa da Novartis Italia in collaborazione con Salute
Donna Onlus 'Note di Vita', ed è stato presentato oggi nella
nuova sede di Novartis a Milano.
E' un vademecum in cui si indagano gli aspetti trascurati
nell'interiorità di una donna con tumore al seno avanzato, che
deve intraprendere un percorso complesso non solo dal punto di
vista terapeutico, ma anche psicologico ed emotivo. "Tra le
righe della piccola guida - commenta Anna Maria Mancuso,
Presidente di Salute Donna Onlus - si scoprono i pensieri e le
storie di chi ha trovato il coraggio di raccontarsi, le pazienti
dell'Associazione Salute Donna, che ringrazio per la forza e la
voglia di condividere".
Gli studi più recenti confermano i passi avanti resi
possibili dalla ricerca e dimostrano come stia così cambiando la
storia del tumore al seno avanzato. "Oggi - rileva Michelino De
Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e
Toracico-Polmonare, Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione
Pascale di Napoli - una donna con una diagnosi di tumore al
seno avanzato si trova di fronte a prospettive radicalmente
diverse rispetto a solo qualche anno fa, perché sono aumentate
le aspettative di vita ed è parallelamente migliorata anche la
qualità di vita nella quotidianità. Adesso, infatti, possiamo
avvalerci di molecole appartenenti alla categoria degli
inibitori delle cicline che sono in grado di raddoppiare la
sopravvivenza rispetto alle precedenti terapie e stiamo così
andando verso un traguardo importante, che chiamiamo
cronicizzazione dello stadio avanzato. Oggi più che mai è
fondamentale affrontare il tumore al seno con un approccio
olistico: non curiamo più il tumore, ma la donna malata di
tumore".
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