Nelle piccole molecole di Rna che circolano nel sangue potrebbe celarsi l'informazione più preziosa per le donne con tumore al seno: la terapia più efficace contro la loro malattia. Ne sono convinti Filippo Montemurro, oncologo e direttore della Breast Unit dell'Istituto Candiolo IRCCS e il suo team di ricerca, che hanno annunciato di aver scoperto un frammento di Rna in grado di prevedere la risposta delle pazienti alla terapia ormonale. "Questo risultato - dice Montemurro - ci ha spinto non solo ad approfondire il ruolo che svolge questa particolare molecola, la miR-100, ma anche ad ampliare la casistica con l'obiettivo di validare i nostri risultati e renderli utilizzabili in clinica. Continueremo a selezionare e ad analizzare nuove molecole di Rna per svelarne ruolo e funzioni". Ad accelerare il lavoro degli scienziati del Candiolo sono stati una serie di algoritmi innovativi, uno dei quali ha portato alla scoperta di miR-100. Presto l'algoritmo potrà essere usato in clinica per stabilire la risposta delle pazienti alle terapie ormonali. "Grazie al nostro lavoro - aggiunge Montemurro - il biomarcatore miR-100 si sta rivelando un promettente strumento per identificare con più accuratezza le pazienti per le quali la sola terapia ormonale è sufficiente a bloccare lo sviluppo del tumore. L'obiettivo è riuscire a utilizzare miR-100 per migliorare la risposta alla terapia anche in quel 30-40% di pazienti che oggi devono sottoporsi alla chemioterapia e individuare altre molecole Rna che celano informazioni preziose per indirizzare le pazienti verso il trattamento più efficace contro il loro tumore".
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