Il virus del Covid 19 può innescare
una reazione infiammatoria, simile quella che si verifica nel
morbo di Parkinson e nell'Alzheimer , aggravando il rischio di
sviluppare condizioni neurodegenerative in individui
suscettibili. Ricercatori dell'Università del Queensland in
Australia, Scuola di scienze biomediche, hanno coltivato un tipo
di cellula immunitaria, detta microglia, da sangue donato e
infettato da cellule legate al virus che causa il Covid-19. Sono
le stesse cellule responsabili della progressione dei morbi
cerebrali come Parkinson e Alzheimer. "Normalmente queste
cellule nel cervello rispondono a patogeni e a lesioni
cellulari, e possono indurre una risposta infiammatoria che
protegge da malattie e infezioni", scrive il professore di
farmacologia Trent Woodruff, che guida la ricerca, sulla rivista
Nature Molecular Psychiatry. "In molte malattie come Parkinson e
Alzheimer è noto che le stesse cellule non si attivano
correttamente e la microglia reagisce aggravando la perdita di
cellule cerebrali già causata dalla malattia. Le cellule si
attivano invece rilasciando fattori tossici che hanno effetti
molto diretti nell'uccidere i neuroni", aggiunge. Alla
ricerca hanno preso parte 33 coautori dell'Università del
Queensland e di centri di ricerca internazionali. Gli studiosi
prevedono che trattamenti per combattere questo processo
infiammatorio possano esser disponibili nei prossimi anni.
L'Università del Queensland sta sviluppano un farmaco
inibitorio, attualmente sotto sperimentazione clinica su
pazienti di Parkinson's, inteso a bloccare il percorso
infiammatorio attivato dal virus del Covid-19.
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