Per la prima volta, un nuovo studio
ha identificato spazi perivascolari (regioni alla base del
cervello piene di liquido e adibite allo smaltimento dei
'rifiuti' cerebrali) allargati nel cervello di chi soffre di
emicrania. Inoltre in corrispondenza di questi spazi nel
cervello emicranico sono emerse anche lesioni strutturali della
materia bianca, ovvero delle fibre nervose. I risultati dello
studio saranno presentati la prossima settimana al meeting
annuale della Radiological Society of North America (RSNA).
"Nelle persone affette da emicrania cronica e da emicrania
episodica senza aura, si osservano cambiamenti significativi
negli spazi perivascolari di una regione cerebrale chiamata
centrum semiovale", ha dichiarato il coautore dello studio
Wilson Xu, della Keck School of Medicine della University of
Southern California di Los Angeles. "Questi cambiamenti non sono
mai stati segnalati prima".
Lo studio ha coinvolto 10 pazienti con emicrania cronica, 10
con emicrania episodica senza aurea e 5 soggetti sani di
controllo. Gli esperti hanno usato una risonanza magnetica ad
alta risoluzione in grado di visionare dettagli come appunto gli
spazi perivascolari, aree ripiene di liquido limitrofe ai vasi
sanguigni del cervello.
Secondo gli esperti l'ingrossamento di questi spazi lascia
intravedere la possibilità di anomalie nel sistema di
smaltimento dei rifiuti molecolari del cervello nei pazienti con
emicrania.
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