Iniettare microrobot nel sistema
vascolare per contrastare le alterazioni dell'attività elettrica
del cervello nel caso di attacchi epilettici: è l'obiettivo di
Crossbrain, un progetto di ricerca europeo coordinato da Nicola
Toschi, dell'università di Roma Tor Vergata della durata di 4
anni.
"È noto che un gran numero di condizioni patologiche cerebrali
coinvolgono direttamente un'attività elettrica aberrante del
cervello, come ad esempio crisi epilettiche o disturbi di
panico", ha spiegato Toschi. In questi casi la tempestività di
intervento è essenziale per rendere possibile una terapia
adattiva ed efficace. "Purtroppo - ha aggiunto il ricercatore -
le tecnologie attualmente disponibili per guidare e modulare
l'attività cerebrale in modo preciso e selettivo a scopo
terapeutico sono ad oggi fortemente limitate, riducendo
notevolmente le opzioni terapeutiche". Un aiuto potrebbe però
arrivare dalle nanotecnologie, in particolare per lo sviluppo di
dispositivi di dimensioni nanometriche e capaci di modulare gli
impulsi elettrici.
Obiettivo di Crossbrain, vincitore di un Pathfinder Challenge
Grant e a cui partecipano anche Scuola Internazionale Superiore
di Studi Avanzati di Trieste (Sissa), Istituto Italiano di
Tecnologia (Iit) e altri partner europei come l'università di
Glasgow, è quello di realizzare microrobot di 0,1 millimetro di
diametro capaci di interagire con l'attività elettrica del
cervello. "Poiché esistono molte condizioni patologiche
cerebrali in cui viene rilevata un'attività elettrica aberrante
all'interno del cervello - ha aggiunto Toschi - Crossbrain mira
a rilevare l'attività elettrica a livello cellulare e circuitale
e a modulare l'attività elettrica delle cellule, secondo le
specifiche necessità del paziente".
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