L'infermiere a casa del paziente,
il medico in collegamento dall'ospedale: per la seconda volta in
poco più di tre mesi gli 'smart glasses' sono tornati in azione
a Modena, con un'altra procedura di sostituzione della Peg
(sondino che consente di alimentarsi a persone con problemi
funzionali della deglutizione) a domicilio, evitando così i
rischi connessi al trasporto e al ricovero in ospedale.
Gli occhiali in dotazione esclusiva alla struttura complessa
di Endoscopia e Gastroenterologia dell'Azienda Usl di Modena
diretta dal dottor Mauro Manno, hanno consentito all'infermiere
specializzato Andrea Franchini di eseguire l'intera procedura di
sostituzione a casa del paziente, un uomo di 53 anni affetto da
Sla residente nel distretto di Mirandola, in collegamento
audiovisivo con i medici dell'Endoscopia Laura Ottaviani,
responsabile delle procedure sulle Peg, e Tommaso Gabbani,
specializzato nell'utilizzo degli smart glasses, che si
trovavano in ospedale. Presente al domicilio del paziente anche
Amarilda Bajraktari, infermiera del Servizio di Assistenza
Domiciliare (Sadi) del distretto di Mirandola che assiste da
tempo il 53enne.
La prima volta era stata a settembre quando la stessa
procedura era stata eseguita al domicilio di una 78enne, anche
lei affetta da sclerosi laterale amiotrofica, proprio grazie
all'utilizzo degli occhiali intelligenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA