Sta scatenando polemiche un post su
Facebook della giornalista Selvaggia Lucarelli che oggi ha
sollevato dubbi sulla veridicità degli appelli di una mamma
della provincia di Lecce che da sette anni circa vive negli
Stati Uniti per curare sua figlia affetta da una grave malattia:
"Forse - attacca Lucarelli nel lungo post - sarebbe ora che la
Asl Puglia desse delle spiegazioni sull'opaca vicenda. Davvero
la signora ha bisogno di rimanere in America con due figli,
costando alla sanità milioni e milioni di euro?", scrive ponendo
molti interrogativi.
La bimba è affetta da una rarissima malattia all'intestino,
la sindrome di Berdon, diagnosticata alla nascita, ed è stata
sottoposta anche un trapianto. Per poter stare negli Usa e
pagare i costi la mamma ha chiesto aiuto avviando alcune
raccolte fondi nel corso degli ultimi sette anni. Mentre alcune
spese per le cure sono a carico della sanità pubblica.
La Regione Puglia in serata ha risposto ai dubbi posti da
Lucarelli, precisando tra l'altro che "nei casi di cure
all'estero le procedure prevedono la verifica delle spese
sanitarie sostenute, con relativa documentazione e verifica
della congruità di quanto dichiarato". "Tutto quello che andava
fatto - prosegue la Regione - dal punto di vista sanitario per
salvare la vita della bambina è stato fatto, da parte della Asl
e della Regione Puglia nel rispetto delle norme. E questo per
noi tutti è un punto di orgoglio", spiegano l'assessore
regionale alla Sanità Rocco Palese, il direttore del
Dipartimento, Vito Montanaro, il direttore generale della Asl
Lecce, Stefano Rossi, e il coordinatore del Centro Regionale
Trapianti, Loreto Gesualdo.
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