"La domanda di farmaci a partire
dalle prime ondate del Covid nel 2020 è esplosa su scala
mondiale e così le filiere sono sotto stress già da allora e in
più c'è il ritorno dell'influenza mancata per tre anni". Così al
Sole 24 Ore il presidente di Farmindustria Marcello Cattani
sulla carenza di medicine. "Ma ci sono anche evidenti difficoltà
di approvvigionamento delle materie prime per il packaging e dei
principi attivi - aggiunge - per i quali dipendiamo sia come
Italia che come Europa da Paesi come Cina e India. Qui pesano un
mix di cause che vanno dai problemi della Cina legati al Covid e
al caro bollette. Per questo l'Italia leader in Europa nella
produzione di farmaci deve lavorare per diventare in futuro più
autonoma riportando a casa anche queste produzioni. Le carenze
non mancano - ha detto ancora - ma parlare di allarme è
sbagliato: i farmaci ci sono e bisogna evitare che le persone
facciano scorte inutili. Poi se non si trova un medicinale è
bene affidarsi al medico che può valutare le alternative
prescrivendo un farmaco equivalente. Rispetto alle oltre 3mila
carenze indicate dall'Aifa quelle effettive sono alcune
centinaia e per queste ci sono terapie alternative altrettanto
valide. Le carenze davvero critiche, quelle appunto che non si
possono sostituire con altri medicinali, sono alcune decine e
sono spesso farmaci molto specifici e particolari come alcuni
che si usano in sala operatoria".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA