Questi device sono disponibili da
alcuni anni anche in Italia e a oggi sono circa 18mila i
pazienti trattati con pancreas artificiale in regime di
rimborsabilità. Tra questi, però, sono pochissimi i bambini al
di sotto dei 6 anni: esiste infatti un solo un modello
disponibile in commercio; il dispositivo è disponibile da poco
tempo; inoltre, in questa fascia di età esiste una forte
variabilità che, secondo gli esperti, richiederebbe una maggiore
personalizzazione dei dispositivi.
Sulla scorta di questo bisogno insoddisfatto, da qualche
anno, pazienti e associazioni, con il supporto di esperti, hanno
lavorato allo sviluppo di soluzioni artigianali, modificando i
dispositivi disponibili e sviluppando algoritmi di
somministrazione dell'insulina. Iniziata negli adulti, questa
tendenza si è presto sposata ai bambini.
Ora gli esperti chiedono soluzioni che possano coniugare il
bisogno di dispositivi di questo tipo nei bambini con la loro
sicurezza. "Si tratta di sistemi fatti in casa e non privi di
rischi, seppur limitati, come ad esempio l'eccesso e il difetto
di dosaggio dell'insulina. Questi device vengono spesso
costruiti seguendo le istruzioni open source di progetti
scaricabili da Internet e programmati e personalizzati per farli
funzionare su sé stessi o i propri bimbi", precisa Cherubini,
che invita ad accelerare la ricerca in questo campo. "Ovviamente
è più sicuro aspettare i test clinici dei dispositivi in attesa
di autorizzazione, piuttosto che provvedere da soli nell'attesa.
Ma l'opportunità è che questo fenomeno che non può più essere
ignorato, acceleri la ricerca per mettere sul mercato ufficiale
dispositivi a basso costo basati su nuove tecnologie, che
contribuiscono a migliorare la vita specialmente dei più piccoli
e dei loro genitori".
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