Un nuovo esame, da effettuare in ambulatorio, che analizza ogni singola lesione della pelle e, senza nessun prelievo di tessuto, è in grado di verificarne la natura benigna o maligna. La metodica, ancora non entrata appieno nella pratica clinica, si chiama LC-OCT (Line-field Confocal Optical Coherence Tomography) ed è stata recentemente acquisita dall'Unità operativa complessa di Dermatologia del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma.
"Siamo tra i pochissimi In Italia a disporre di questo apparecchio e al momento siamo gli unici nel Lazio. La LC-OCT consente di effettuare, in maniera del tutto indolore e non invasiva, una vera e propria biopsia virtuale", afferma la direttrice dell'Unità operativa Ketty Peris, ordinario di Dermatologia all'Università Cattolica, campus di Roma.
I vantaggi offerti da questa metodica di indagine, rispetto allo standard attuale (l'epiluminescenza), sono moltissimi, spiega Peris. "La LC-OCT consente di 'vedere' le lesioni più in profondità e di osservare tutti gli 'strati' della lesione. In questo modo si ottiene dunque un'immagine ad elevata risoluzione che permette di portare l'esame fin quasi al livello delle singole cellule ('biopsia virtuale'). Con l'epiluminescenza si studia la forma, il colore e le strutture della lesione; con la LC-OCT riusciamo a vediamo l'architettura (citomorfologia), la disposizione delle cellule al suo interno", aggiunge Peris che precisa tuttavia che "la metodica è ancora oggetto di ricerca e, come tale, non è ancora entrata appieno nella pratica clinica.
Noi facciamo parte di un ristretto gruppo europeo, un network di collaborazione, che sta lavorando alla standardizzazione dei criteri diagnostici di una serie di tumori della pelle, attraverso questa metodica", conclude.
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