Si chiama 'Conut' ed è un semplice
test per individuare la malnutrizione nei pazienti ricoverati.
Già validato su pazienti oncologici, chirurgici e
gastroenterologici e utilizzato in Asia (Cina e Giappone) come
indicatore di prognosi, per la prima volta 'sbarca' nei reparti
di medicina del mondo occidentale ed in particolare dell'Italia,
dove una persona su tre tra quelle ricoverate è malnutrita e
questa condizione si correla con una prognosi peggiore. Uno
studio del Policlinico Gemelli pubblicato su Nutrients, ha
valutato Conut, che sta per controllo dello stato nutrizionale.
"Abbiamo rilevato i dati del test Conut - spiega Maria Cristina
Mele, Responsabile della UOC di Nutrizione Clinica di Fondazione
Policlinico Gemelli IRCCS - di 203 pazienti ricoverati presso i
reparti di Medicina Interna e Gastroenterologia del Gemelli, al
momento dell'ingresso in reparto. I risultati ottenuti ci hanno
consentito di stratificare i pazienti in 4 categorie, a seconda
del loro stato nutrizionale (normale da 0 a 1; malnutrizione
lieve 2-4; moderata 5-8 e grave 9-12). L'algoritmo di questo
test si basa sui valori di albumina, sulla conta totale dei
linfociti e sul colesterolo totale, parametri
immuno-nutrizionali facilmente reperibili nelle prime analisi
ematochimiche effettuate al momento del ricovero". Dai risultati
del test, ha precisato Mele, è emerso che solo un paziente su 5
(21,7%) presentava uno stato nutrizionale adeguato, uno su tre
mostrava segni di malnutrizione lieve (32,5%) uno su 3 di
malnutrizione di grado moderato (33,5%) e il 12,5% di
malnutrizione grave.
Valutare subito all'ingresso in reparto lo stato nutrizionale
dei pazienti è necessario per definire la loro prognosi a breve
termine, il rischio di mortalità e adottare misure correttive.
Ad oggi, spiega il dottor Emanule Rinninella, UOC di Nutrizione
Clinica, Fondazione Policlinico Gemelli - la valutazione dello
stato nutrizionale di un paziente e dunque l'eventuale diagnosi
di malnutrizione viene normalmente effettuata attraverso lo
score Glim, che si basa su criteri 'fenotipici' (riduzione del
peso, della massa muscolare e dell'indice di massa corporea) ed
'eziologici' (riduzione dell'introito calorico e presenza di uno
stato infiammatorio)''. Conut è molto più semplice da
applicare, con soli tre dati di laboratorio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA