"Snellire le liste d'attesa
aumentando il compenso dell'orario aggiuntivo dei medici e degli
operatori sanitari. Mettere dei paletti all'uso dei gettonisti.
Pensiamo infine per chi lavora nei reparti in prima linea di
defiscalizzare l'indennità di specificità medica da circa 8 mila
euro l'anno e di dare maggior peso ai contributi previdenziali
per ogni anno lavorato in questi reparti". Così, in una
intervista alla Stampa, il ministro della Salute Orazio
Schillaci, parlando del futuro decreto omnibus sulla sanità che
comprenderà misure per la medicina d'urgenza e per chi opera nei
pronto soccorso.
"E' anche un modo per incentivare i giovani a iscriversi a
quelle specialità meno attrattive da un punto di vista economico
perché hanno poco mercato privato". Rispetto al numero chiuso a
Medicina "abbatterlo no ma stiamo lavorando con il Miur per
aumentare gli accessi alle Facoltà". Alla domanda su dove si
troveranno medici e infermieri che dovranno lavorare nelle nuove
1.400 case e negli oltre 400 ospedali di comunità, il ministro
risponde: "Tra medici di famiglia, specialisti ambulatoriali,
pediatri ed ex guardie mediche abbiamo 82 mila professionisti,
che oggi lavorano però troppo isolati, mentre nelle nuove
strutture potranno garantire una migliore assistenza lavorando
in team. Quelli che mancano veramente sono gli infermieri. Per
questo stiamo pensando di autorizzare coloro che lavorano in
ospedale a fare ore retribuite extra anche in case e ospedali di
comunità". Sul divieto di fumo anche all'aperto in presenza di
bambini e donne incinte, il governo andrà avanti "sulle
sigarette tradizionali, sulle e-cig servirà invece un
approfondimento basato su reali evidenze scientifiche".
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