Via libera dei ministri della Sanità europei a una raccomandazione comune per rafforzare la lotta all'antibiotico-resistenza. Nel documento, i Ventisette prevedono obiettivi concreti per ridurre del 20% l'uso degli antibiotici per la salute umana e del 50% le vendite di quelli utilizzati per gli animali da allevamento e l'acquacoltura entro il 2030.
Il testo licenziato dai ministri include anche il rafforzamento dei piani d'azione nazionali per aiutare i governi a centrare i target e a monitorare l'uso degli antibiotici a livello nazionale; una migliore sorveglianza dell'antibiotico-resistenza e del consumo di antimicrobici a tutti i livelli; sforzi per migliorare la salute e il benessere degli animali da produzione alimentare per ridurre la diffusione di malattie infettive negli allevamenti; una sensibilizzazione del pubblico e dei professionisti che lavorano nei settori della salute umana e veterinaria.
La resistenza agli antibiotici, stando alle stime offerte dal Consiglio Ue, provoca più di 35mila morti ogni anno in Europa.
"Non possiamo permetterci di ignorare la minaccia mortale che i microrganismi resistenti ai farmaci rappresentano per la salute umana", ha sottolineato il ministro svedese responsabile, Jakob Forssmed.
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