Continua la discesa dei casi di Covid-19 nel mondo: negli ultimi 28 giorni, sono state registrate 836 mila diagnosi, con un calo del 30% rispetto al mese precedente. Ammontano a 4.500 i decessi, con una riduzione del 42%. Sono i dati dell'ultimo rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, da cui emerge una novità sul fronte delle varianti: l'inserimento, lo scorso 19 luglio, della nuova variante EG.5 tra quelle sotto monitoraggio dell'Oms.
Il calo dei casi e dei decessi riguarda tutto il pianeta; unica eccezione la regione del Pacifico Occidentale che comprende l'Oceania e l'Estremo Oriente, dove è stato osservato un aumento dei decessi del 30% rispetto allo scorso mese. In alcuni Paesi si è registrato anche un consistente aumento dei contagi: la Corea del Sud, per esempio, ha visto un incremento del 38% con più di mezzo milione di casi.
In Europa, la situazione appare sotto controllo: si contano 86 mila casi nell'ultimo mese, con una riduzione del 71% rispetto al mese precedente. L'Italia, sebbene i trend siano in netto calo, è seconda in Europa sia per numero di contagi (15.752 in un mese) sia per numero di decessi (206).
Sul fronte delle varianti, il report conferma che la quasi totalità dei casi è dovuta a varianti della famiglia XBB. Dopo aver superato Kraken (XBB.1.5), si è arrestata l'ascesa della variante Arturo (XBB.1.16), oggi poco sopra il 20%. In crescita, invece, la variante XBB.1.9.2.
Per quel che concerne la nuova variante 'EG.5', "è un lignaggio discendente da XBB.1.9.2 con una mutazione aggiuntiva, F456L, nella proteina Spike", scrive l'Oms. È in crescita a partire da fine maggio. "Al momento, non ci sono prove di un aumento dei casi e delle morti o di cambiamenti nella severità della malattia connessi a EG.5", conclude il report.
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