/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Verme nel cervello, arrivato dall'intestino attraverso il sangue

Verme nel cervello, arrivato dall'intestino attraverso il sangue

Andreoni:'Caso australiano eccezionale.Parassiti nuova minaccia'

ROMA, 29 agosto 2023, 17:14

Redazione ANSA

ANSACheck

"Infestazioni da vermi e parassiti in organi come intestino o, più raramente, fegato, polmoni, liquor e cervello, possono diventare più frequenti per via della crescente simbiosi tra esseri umani e animali". A spiegare all'ANSA il caso eccezionale del verme da 8 centimetri trovato nel cervello di una donna australiana è Massimo Andreoni, professore ordinario di Malattie Infettive all'Università Tor Vergata di Roma.
    Se più frequenti sono forme di infezioni da parte di virus o batteri, il nostro corpo e quello di altre specie può essere serbatoio di parassiti o vermi, e "questo diventa più frequente con il crescente fenomeno dell'urbanizzazione degli animali selvatici, come serpenti, rettili e uccelli", precisa Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Esistono diverse infestazioni da vermi che possono colpire gli esseri umani: in genere restano localizzate nell'intestino provocando disturbi gastrointestinali; quando eccezionalmente superano la barriera intestinale e entrano in altri organi attraverso il flusso sanguigno, rimangono però in un stato larvale".
    Nel caso australiano, "l'eccezionalità è nel fatto che quello trovato nel cervello è un verme adulto". In particolare si tratta di un nematode che ha il pitone come ospite abituale, ovvero l'animale serbatoio dentro cui cresce e si riproduce. "Il pitone - chiarisce l'esperto - si nutre di piccoli mammiferi che possono essere infestati dal verme, che si può riprodurre nel suo intestino, le cui uova vengono poi eliminate con le feci.
    L'essere umano si infetti ingerendo alimenti o toccando oggetti contaminati da queste uova microscopiche".
    In genere le nostre difese immunitarie sono in grado di combattere la minaccia ma "se la quantità di vermi ingerita è abbondante o le difese immunitarie basse, è più facile che il parassita si diffonda", conclude Andreoni. Per difendersi bisogna gestire con attenzione il rapporto uomo-animale.
    "Igienizzare le mani, lavare bene le verdure consumate crude e non mangiare carne cruda, aiuta a prevenire".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza