(v. "Tumore all'ovaio 7 volte su 10..." delle 16.01)
Aumentare l'informazione per
promuovere scelte di cura più consapevoli, sostenere la ricerca
per la diagnosi precoce, aprire ai test genomici per rendere
possibili le cure personalizzate: sono alcune delle 7 azioni
contenute nel Manifesto Acto 2.0 per migliorare la presa in
carico delle donne con tumore ovarico, presentato al ministero
della Salute in vista della Giornata mondiale dei Tumori
Ginecologici, che cade il 20 settembre.
Solo il 27% delle pazienti, secondo un'indagine di Acto
(Alleanza contro il Tumore Ovarico) Italia, dichiara di aver
scelto il proprio centro in base alla specializzazione nel
carcinoma ovarico. "Questo è un aspetto centrale soprattutto
quando parliamo del trattamento chirurgico, che oggi - afferma
Giovanni Scambia, direttore Uoc Ginecologia Oncologica
Policlinico Gemelli Iccs di Roma - rappresenta la terapia
d'elezione in tutte le fasi della malattia".
"È necessario e urgente promuovere un nuovo cambio di rotta
nella gestione del tumore ovarico - afferma Nicoletta Cerana,
presidente Acto Italia - anche partendo dal presupposto che si
vive di più anche con il tumore ovarico, di conseguenza è
diventato necessario prendersi cura della persona, oltre che
curare la malattia".
Il percorso-viaggio nella malattia, dalla diagnosi alla cura,
può essere difficile e doloroso, come sa bene l'attrice Nancy
Brilli, intervenuta nella veste di madrina alla presentazione
del libro bianco, sostenuto da Roche e Gsk. "Ho sempre sofferto
di endometriosi, poi - racconta - mi è stato diagnosticato il
tumore ovarico. Ho aderito con piacere al progetto per
contribuire a dare voce alle istanze delle donne con questa
neoplasia, alle loro storie e a quello che significano".
"Quello che cerchiamo di fare con il nostro movimento, che
raggruppa 45 associazioni, - conclude Annamaria Mancuso,
presidente di Salute Donna e coordinatrice del gruppo 'La
salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere' - è far
sì che i servizi viaggino alla stessa velocità con cui corre la
scienza, per migliorare la vita di chi deve lottare contro il
cancro".
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