I dolori di crescita, ad esempio alle
gambe, potrebbero indicare un maggior rischio di soffrire di
emicrania da grandi: lo rivela uno studio pubblicato sulla
rivista Headache, che ha coinvolto 100 bambini seguiti nei 5
anni successivi.
I dolori della crescita, ovvero i dolori agli arti durante
l'adolescenza, sono spesso attribuiti alla rapida crescita.
Tuttavia, non esistono prove a sostegno di questa tesi e la loro
causa rimane poco chiara. Come l'emicrania, i dolori della
crescita si sviluppano rapidamente e spesso si ripetono. Per
questo motivo, Raimundo Pereira Da Silva-Néto dell'Università
Federale di Paraná in Brasile ha seguito l'incidenza di entrambe
le condizioni in 100 bambini. Tutti i partecipanti avevano tra i
5 e i 10 anni quando sono entrati nello studio. Nei cinque anni
successivi circa la metà di loro ha manifestato dolori di
crescita, che i medici hanno confermato non essere dovuti a una
causa identificabile come un trauma fisico. Nessuno dei bambini
aveva una storia di emicrania all'inizio dello studio. Alla fine
del periodo di studio, i partecipanti hanno compilato un
questionario per valutare se avevano avuto sintomi di cefalea
nei tre mesi precedenti. I risultati hanno mostrato che il 76%
dei bambini con dolori di crescita ha avuto mal di testa, contro
solo il 22% dei bambini senza dolori di crescita. Inoltre, più
della metà dei bambini con dolori di crescita è stata giudicata
affetta da emicrania, un mal di testa pulsante che può aumentare
la sensibilità alla luce o al suono. Lo stesso vale per meno del
6% dei bambini senza dolori di crescita.
Questa scoperta suggerisce che i dolori della crescita e
l'emicrania hanno una causa comune, afferma Silva-Néto. Una
possibilità è che la costrizione e il rilassamento dei vasi
sanguigni, che determina l'emicrania, possa contribuire anche ai
dolori pulsanti dei dolori della crescita. Il prossimo passo è
scoprire cosa succede all'irrorazione sanguigna delle gambe dei
bambini al momento della crescita e durante i dolori della
crescita attraverso una ecografia.
Una differenza nel flusso sanguigno confermerebbe che le due
condizioni condividono lo stesso meccanismo. I risultati dello
studio potrebbero anche aiutare i pediatri a diagnosticare prima
l'emicrania nei bambini, afferma Silva-Néto.
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