/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Aneurisma dell'aorta, più pazienti curabili con le tecniche mini-invasive

Aneurisma dell'aorta, più pazienti curabili con le tecniche mini-invasive

Giudice (Ospedale San Giovanni): "E' fatale senza l'intervento"

ROMA, 25 settembre 2023, 14:17

Redazione ANSA

ANSACheck

Il professor Rocco Giudice durante un intervento - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il professor Rocco Giudice durante un intervento - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il professor Rocco Giudice durante un intervento - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cova per anni senza dare sintomi e quando dà segni della sua presenza, la situazione è già gravissima. L'aneurisma dell'aorta addominale è tra le patologie cardiovascolari più insidiose. Colpisce ogni anno circa 25 mila nuove persone in Italia, prevalentemente maschi sopra i 60 anni, e se non identificato tempestivamente può essere fatale.
    "La definizione di aneurisma è quella di una dilatazione abnorme di un tratto localizzato di un vaso sanguigno. Il più frequente è quello dell'aorta addominale nel tratto sottorenale", spiega Rocco Giudice, Direttore dell'UOC di Chirurgia Vascolare dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata di Roma, dove nei giorni scorsi si è svolto un convegno a cui hanno partecipato tutti i centri di chirurgia vascolare della Regione Lazio. L'evento ha riguardato le nuove tecniche chirurgiche mini-invasive e la loro applicazione nei casi particolarmente complessi di aneurisma dell'aorta addominale.
    La chirurgia è infatti l'unico trattamento possibile dell'aneurisma. "Fino ad alcuni anni fa la sola opzione era l'approccio chirurgico classico che prevede l'apertura dell'addome e la sostituzione dell'aorta dilatata con una protesi sintetica", aggiunge Giudice. "Per quanto si tratti di un intervento ormai standardizzato, può essere piuttosto gravoso per il paziente".
    A questa operazione si è affiancato negli ultimi anni un approccio mini-invasivo, il cosiddetto trattamento endovascolare: "Attraverso due piccoli fori sulle arterie femorali all'altezza degli inguini, si percorrono i vasi sanguigni per posizionare un'endoprotesi all'interno dell'arteria malata. L'intervento viene fatto in anestesia locale, le perdite di sangue sono minime e anche la degenza post-operatoria è più snella: il paziente torna a casa in 48 ore e in una settimana in genere può riprendere le sue consuete attività". Più bassi anche i rischi legati all'intervento, con la mortalità passata dal 3-5% dell'operazione tradizionale allo 0,5-1%. "Oggi grazie a queste nuove tecniche, ai progressi dei materiali e alle maggiori competenze degli operatori possiamo trattare pazienti anziani e fragili che non sono idonei alla chirurgia tradizionale per la sua invasività", continua Giudice.
    Fondamentale, però, è identificare l'aneurisma dell'aorta prima che vada incontro a rottura. "In questi casi la mortalità è elevatissima. Una semplice ecografia dell'addome a partire dai 60 anni, invece, può consentire di riconoscere precocemente l'aneurisma e di indirizzare, quindi, il paziente al trattamento più appropriato", conclude il chirurgo. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza