Il parere del Comitato Etico per
permettere ad Anna (nome di fantasia), di 55 anni, triestina
affetta da sclerosi multipla secondaria progressiva, era
l'ultima tappa, al termine di una lunga battaglia legale, per
accedere al suicidio assistito. In precedenza la Commissione
medica multidisciplinare nominata dall'Azienda sanitaria
universitaria giuliano isontina (Asugi), esaminate le condizioni
della paziente su richiesta del Tribunale di Trieste, aveva
confermato che sussistevano tutti i requisiti per far ricorso
"all'aiuto della morte volontaria assistita".
L'Associazione Coscioni ha precisato in una nota che il
Comitato etico sul caso di Anna, preso atto delle considerazioni
tecniche formulate dalla Commissione medica multidisciplinare e
delle individuate modalità di esecuzione in relazione alla
scelta del farmaco, del dosaggio e delle modalità di
somministrazione, ha ritenuto che "il percorso metodologico
adottato sia stato condotto nel rispetto della tutela dei
diritti, della dignità e dei valori della persona e che la
condizione di vulnerabilità della signora Anna sia stata
ampiamente supportata dagli organi tecnici competenti".
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