La vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale negli over 60 offre una protezione duratura, che può arrivare a due anni. È il dato che emerge da uno studio presentato nei giorni scorsi al congresso annuale della Infectious Diseases Society of America.
La sperimentazione, condotta in diversi Paesi (tra cui l'Italia), ha testato la durata della protezione del vaccino contro il virus respiratorio sinciziale di Gsk (Arexvy) approvato lo scorso maggio negli Stati Uniti e a giugno in Europa. Ha coinvolto quasi 25 mila over-60 che hanno ricevuto due dosi di vaccino nell'arco di due successive stagioni, una sola dose, oppure un placebo.
Le analisi condotte al termine della seconda stagione hanno mostrato che anche una sola dose di vaccino conferiva un'alta protezione, riducendo del 67,2% il rischio di infezioni delle basse vie respiratorie dovute a virus respiratorio sinciziale.
L'effetto protettivo, inoltre, si verificava anche nelle persone più a rischio, per esempio quelle più anziane, con comorbidità o identificate come particolarmente fragili.
In Europa, il virus respiratorio sinciziale causa circa 250 mila ricoveri e 17 mila decessi ogni anno in persone con più di 65 anni.
Negli studi che hanno portato all'approvazione del vaccino Gsk, riporta la European Medicines Agency, le persone vaccinate hanno avuto una riduzione dell'83% del rischio di contrarre un'infezione delle basse vie respiratorie da virus sinciziale rispetto a quanti avevano ricevuto il placebo. In Italia, l'Agenzia Italiana del Farmaco, con una determina dello scorso 2 ottobre pubblicata nella Gazzetta Ufficiale di ieri, ha inserito il vaccino nella classe C(nn), dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità.
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