La radioterapia oncologica non
conosce battute d'arresto. Oltre il 70% dei pazienti affetti da
un tumore nel nostro Paese, sono trattati oggi con terapie
radianti sempre più personalizzate. Tra le innovazioni dibattute
nel corso XXXIII Congresso Nazionale AIRO - Associazione
Italiana di Radioterapia e Oncologia clinica, da oggi fino al 29
ottobre al Palazzo dei Congressi di Bologna, la radioterapia di
precisione; i trattamenti stereotassici dall'elevata azione
ablativa e basso rischio di effetti collaterali; le tecniche
adattative che utilizzano combinazioni di TAC, Risonanza
Magnetica e intelligenza artificiale per colpire in maniera
millimetrica il bersaglio tumorale. "Molte persone ignorano la
valenza curativa che la radioterapia ha in comune solo con la
chirurgia; spesso è considerata dannosa, antichi retaggi che
oggi non trovano giustificazione- dichiara Cinzia Iotti,
Presidente AIRO e Direttore SC Radioterapia AUSL-IRCCS di Reggio
Emilia- Attualmente con la radioterapia di precisione le
distribuzioni di dose si adattano al bersaglio tumorale,
preservando al massimo i tessuti sani adiacenti". Tra gli i temi
chiave in programma "la cura ottimale del paziente con la
terapia radiante da sola o in sinergia con altre terapie
farmacologiche", ricorda Pierluigi Bonomo, Dirigente Medico SOD
di Radioterapia AOU Careggi di Firenze e Coordinatore Comitato
Scientifico AIRO. Anche la tecnica adattiva rientra tra le
innovazioni principali. "Consente di adattare il trattamento
radioterapico alla conformazione anatomica del paziente e alla
posizione esatta che il tumore- spiega Marco Krengli, Docente di
Radioterapia Università di Padova e Direttore UOC di
Radioterapia Istituto Oncologico Veneto IRCCS di Padova-. Una
tecnica realizzata attraverso apparecchiature che combinano
la TAC e la Risonanza Magnetica Nucleare all'acceleratore
lineare. A questo si associa l'impiego dell'intelligenza
artificiale, per l'ottimizzazione del trattamento".
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