L'ambiente è strettamente legato allo sviluppo di numerose malattie e la prevenzione passa da stili di vita sani, ma anche da ambienti sani. Nel mondo, il 24% delle patologie è infatti determinato dall'esposizione a fattori ambientali. Da qui l'esigenza di coniugare sempre più l'educazione alla salute della popolazione e, in particolare dei giovani, con la promozione di interventi mirati per limitare i pericoli causati dall'inquinamento. È l'appello lanciato dal convegno 'One Health Day. Dal Laboratorio all'ambiente: Un Approccio One Health per la Prevenzione delle Malattie' in occasione della Giornata mondiale della salute del pianeta 'One Health Day'.
L'evento è promosso da One Health Foundation, che ha avviato 'One Healthon', campagna di sensibilizzazione sulla necessità di promuovere il benessere del Pianeta. "È provato come la maggioranza dei casi di malattie cardiovascolari, oncologiche e respiratorie sia in qualche modo influenzata dai fattori ambientali - afferma Rossana Berardi, Presidente di One Health Foundation e ordinario di Oncologia medica all'Università Politecnica delle Marche -. Oltre 1,4 milioni di decessi l'anno per cancro nel mondo sono riconducibili a fattori di rischio modificabili di natura ambientale. Ciò non deve però essere un alibi e favorire comportamenti altrettanto pericolosi come fumo, consumo di alcol e sedentarietà".
La nostra salute è "indissolubilmente legata a quella delle altre specie e dell'ambiente - sottolinea Roberto Danovaro, ordinario di Ecologia, Università delle Marche, e presidente Comitato scientifico Wwf -. Inquinando il mondo paghiamo un prezzo altissimo in termini di aspettative di vita e costi sanitari. E' una sfida complessa, ma sono necessari più ricerca e investimenti". Il progetto One Healthon è stato avviato a marzo con una serie di iniziative. "L'obiettivo ora - prosegue Mauro Boldrini, direttore Comunicazione dell'Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom) e vice presidente One Health Foundation - è avviare progetti dai risultati tangibili". La salute "deve essere globale e prevedere prevenzione, cura personalizzata, costante innovazione scientifica e difesa a oltranza dell'ambiente e mondo animale - conclude Giuseppe Quintavalle, direttore generale Policlinico Tor Vergata Roma -. Con le nostre iniziative vogliamo sollecitare le Istituzioni ad intervenire il prima possibile in questa direzione".
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