La petizione lanciata il 3 novembre
da Fedez per difendere il Bonus Psicologo, un "sostegno vitale"
per coloro che affrontano disturbi mentali e che, per ragioni
finanziarie, non possono permettersi le necessarie sedute di
psicoterapia, ha raccolto oltre 200mila firme in meno di 24 ore.
Numerose le condivisioni sui social a sostegno dell'iniziativa.
Fedez ha annunciato che la petizione avrà un seguito concreto e
ha promesso di richiedere un incontro con il ministro per
discutere della questione.
"Nel 2021 - ricorda una nota diffusa dall'artista - il
governo Draghi aveva allocato 25 milioni di euro per il
programma del Bonus Psicologo, riconoscendo l'importanza
cruciale di sostenere la salute mentale nella società. Tuttavia,
il governo Meloni ha drasticamente ridotto questi fondi a 5
milioni per l'anno in corso e a 8 milioni per il 2024, mettendo
a rischio il sostegno necessario per chi ne ha urgente bisogno".
In Italia il 20% della Generazione Z soffre di disturbi
mentali, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il
suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani dai 15 ai 25
anni a livello globale. L'Istat ha confermato che nel 2021,
oltre 220mila giovani, il 6,2% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni,
viveva in condizioni di cattiva salute mentale e
insoddisfazione. Eppure ci sono solo 2,8 psicologi ogni 100mila
abitanti negli ospedali e nei consultori, mentre l'Istituto
Superiore di Sanità indica la necessità di almeno 1 psicologo
ogni 1000 abitanti. L'Italia investe appena 60 euro per
cittadino nella salute mentale, tra gli ultimi Paesi in Europa.
Per il Bonus Psicologo - si sottolinea - il 99% delle
richieste ha risposto ai criteri di ammissibilità, secondo il
rapporto annuale 2023 dell'Inps. Tuttavia solo il 10,5% è stato
finanziato, circa 41.600 domande, a causa della drastica
riduzione dei fondi disponibili. I sostenitori della petizione
chiedono al governo di varare urgentemente i decreti attuativi
per il Bonus Psicologo, insieme a un impegno a stanziare fondi
adeguati per la salute mentale. Il mancato varo di questi
decreti nei prossimi due mesi rischia di vanificare l'intera
operazione, facendo confluire i fondi previsti nel bilancio
generale dello Stato.
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