Screening cardiologici salvavita per gli anziani come per il diabete, per salvare 150 mila persone ogni anno. E' quanto chiedono gli esperti della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICG) riuniti a Firenze che a quattro mesi dalla divulgazione dei dati preliminari del primo screening cardiologico per patologie valvolari, indicano l'urgenza di definire nuovi interventi legislativi per la prevenzione delle patologie cardiache degli anziani. Le malattie delle valvole cardiache colpiscono circa un anziano su tre, con una frequenza tre volte più alta rispetto a quella del 10-12% fino ad oggi stimata. "Si osserva una prevalenza di circa il 30% di patologie valvolari nelle forme lieve e moderata, con un'alta percentuale di ipertesi (83%), 19% di diabetici e 56% di dislipidemici - spiega Niccolò Marchionni, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe)-. Nuove diagnosi con sintomi silenti in grado di generare in patologie cardiache rilevanti. In particolare, anomalie della valvola aortica, presenti nel 27% dei soggetti osservati e della valvola mitralica nel 34%".
L'adozione di programmi di prevenzione consentirebbe di evitare circa 150mila decessi. "I vizi valvolari latenti, se non diagnosticati precocemente, nel 10% dei casi rischiano di evolvere in forme gravi e fatali per metà dei pazienti", osserva Alessandro Boccanelli, vicepresidente della SICGe e coordinatore dello studio Prevasc. Una emergenza segnalata anche dal Centro Studi Economici e Internazionali (CEIS) di Tor Vergata che evidenzia costi sociali pari a 29 milioni di euro l'anno, relativi all'invalidità civile per malattie delle valvole cardiache. Necessario garantire programmi di screening come già avviene per i tumori della mammella, del colon-retto e della cervice uterina. “Lo studio PREVASC, condotto dalla Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe) rappresenta un significativo esempio di progetto di prevenzione sul territorio - ha dichiarato l’Onorevole Annarita Patriarca, membro della XII Commissione Affari Sociali presso la Camera dei Deputati - i dati dello studio sono un campanello d’allarme che non possiamo ignorare sullo stato di salute del cuore degli anziani. Con i colleghi della Commissione mi impegnerò per fornire risposte concrete e strutturate sui bisogni evidenziati in termini di prevenzione delle patologie cardiache degli anziani. In questa prospettiva gli screening di comunità sembrano costituire una strategia intelligente e da studiare a fondo per evitare decessi e provare a garantire un invecchiamento sereno agli over 65”.
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