Le malattie dell'occhio in Italia
sono in "crescita vertiginosa", direttamente legate
all'invecchiamento della popolazione. Ma in aumento sono anche
le patologie oculari tra i giovani, a partire dalla miopia, e si
pone il grande problema del costo dei farmaci, che sono quasi
tutti a carico del cittadino. A fare il punto è Stanislao Rizzo,
direttore della Clinica oculistica del Policlinico universitario
A. Gemelli e professore di Oculistica all'Università Cattolica.
"L'oculistica - afferma - è un pò un settore 'dimenticato',
nonostante i notevoli costi sociali diretti e indiretti che
queste malattie determinano".
Gli unici farmaci rimborsati in oculistica, cioè a carico del
Servizio sanitario nazionale, spiega Rizzo all'ANSA, sono i
farmaci per il glaucoma: "Tutto il resto, dai colliri
antibiotici alle lacrime artificiali agli integratori per le
maculopatie, sono a pagamento a carico del paziente. Se un
paziente deve ad esempio ricevere un intervento di chirurgia
oculistica, dalla cataratta a interventi più complessi come un
trapianto di cornea, deve farsi carico dell'intera terapia, pre
e post operatoria, ed i costi sono abbastanza elevati". Il
punto, rileva, è che le malattie dell'occhio vengono in qualche
modo "trascurate, nonostante siano fortemente invalidanti: non
si pensa mai al costo sociale legato ai pazienti ipovedenti. Per
questo, chiediamo più attenzione: andrebbero rese rimborsabili
almeno le terapie chirurgiche antinfettive".
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