Il Papillomavirus, l'agente
responsabile del cancro della cervice uterina, potrebbe avere
anche effetti sul cuore e i vasi sanguigni: uno studio
coordinato dalla Sungkyunkwan University School of Medicine di
Seul (Corea del Sud) e pubblicato sullo European Heart Journal
mostra infatti che le donne che hanno un'infezione da
Papillomavirus dovuta a un ceppo tra quelli definiti ad alto
rischio hanno un rischio in media quattro volte più alto di
morire per malattie cardiovascolari.
La ricerca ha coinvolto oltre 160 mila donne coreane seguite
in media per circa 9 anni. L'età delle donne all'inizio dello
studio era relativamente bassa (in media circa 40 anni); di
conseguenza il numero di decessi è stato limitato: 134.
Ciononostante, i ricercatori hanno constatato un eccesso di
decessi tra le donne con infezione da Papillomavirus. In media,
in questo gruppo il rischio di morte è risultato di circa 4
volte più alto con un picco di 5,86 volte per la mortalità per
ictus. Il rischio è risultato particolarmente marcato per le
donne obese.
Per i ricercatori non è chiaro quali possano essere i
meccanismi che spieghino il legame tra infezioni da Hpv e
mortalità cardiovascolare. Un'ipotesi è che l'infiammazione
possa rappresentare un fattore importante. "L'infiammazione
svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella progressione
delle malattie cardiovascolari e le infezioni virali sono
potenziali fattori scatenanti dell'infiammazione", ha detto la
prima firmataria dello studio Hae Suk Cheong in una nota. "È
possibile che il virus crei infiammazione nei vasi sanguigni,
contribuendo a bloccare e danneggiare le arterie".
"Se questi risultati verranno confermati potrebbero avere
implicazioni importanti per le strategie di salute pubblica.
L'aumento dei tassi di vaccinazione contro l'Hpv può essere una
strategia efficace per ridurre i rischi cardiovascolari a lungo
termine", ha aggiunto il coordinatore della ricerca Seungho Ryu.
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