Un robot indossabile che permette a
chi ha lesioni midollari e fatica o non riesce a muoversi ad
alzarsi e camminare: questo è Twin, l'esoscheletro robotico per
gli arti inferiori che l'Istituto Italiano di Tecnologia - IIT e
il centro protesi Inail hanno presentato oggi al Museo della
Scienza e della Tecnologia di Milano.
Due pazienti lo hanno indossato per mostrare come funziona.
Uno dei due, Alex Santucci, ha anche lavorato con i tecnici e i
ricercatori nella fase di progettazione ed ha fatto da tester
con il Rehab Technologies IIT - Inail, il laboratorio congiunto
tra Istituto Italiano di Tecnologia e Centro Protesi Inail di
Budrio, nel bolognese.
Lui stesso ha raccontato dell'incidente che due anni fa lo ha
lasciato tetraplegico con una lesione "fortunatamente
incompleta" fra la quinta e sesta vertebra. E del lento lavoro
per fare prima pochi passi e poi camminare, con l'aiuto delle
stampelle, anche per quaranta minuti.
Il lavoro è iniziato nel 2016 e nel tempo - con una
sperimentazione realizzata anche al Montecatone Rehabilitation
Institute di Imola e a Villa Beretta, la struttura di Costa
Masnaga nel Lecchese dove è stato ricoverato anche Alex Zanardi
- ha permesso di arrivare a una seconda versione meno pesante e
più potente con una batteria della durata di quattro ore che
necessita di una per la ricarica.
Twin è controllato con una App di Android dall'operatore che,
con il tablet dato in dotazione, può regolare le attività e
tutti i parametri di movimento in base a chi lo indossa.
Permettendo a chi sta sulla sedia a rotelle di stare eretto ha
benefici muscoloscheletrici, circolatori sulle funzioni
dell'apparato digerente, senza dimenticare quelli psicologici. E
può essere utilizzato nella riabilitazione per la fisioterapia.
Adesso l'obiettivo è di arrivare alla marcatura CE con un
partner industriale, per poi arrivare a metterlo sul mercato, a
disposizione di chi ne ha bisogno.
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