In occasione della settimana mondiale del cervello, coordinata in Europa dalla European Dana Alliance for the Brain, che torna dall'11 al 17 marzo, alcuni degli scienziati responsabili del progetto MNESYS, il più ampio programma di ricerca sul cervello mai realizzato in Italia, spiegano le sfide e le prospettive per il futuro.
Per sette giorni consecutivi sette scienziati che fanno parte della rete italiana di 500 ricercatori, impegnati a esplorare il cervello per curare le patologie più diffuse, racconteranno in altrettante videointerviste su ANSA.it obiettivi e speranze, dalla creazione di avatar digitali del cervello umano per studiare la risposta a farmaci e malattie, allo sviluppo di nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce, fino all'identificazione di nuovi bersagli cellulari e molecolari per approcci farmacologici innovativi.
Intervista a Diego Censonze. Professore di Neurologia all’univesita’ Tor Vergata
Il cervello conta 150 miliardi di neuroni in grado di realizzare ulteriori miliardi di connessioni attraverso le sinapsi (100 trilioni), le superstrade del cervello che messe in fila coprono 160.000 chilometri, pari a un terzo della distanza tra la Terra e la Luna, e risiedono in due emisferi cerebrali, con un volume di pochi centimetri cubici e un peso medio inferiore a un chilo e mezzo. Tutto questo per consentirci di essere unici tra le specie, di avere funzioni motorie e sensorie, provare emozioni, elaborare ricordi e pensieri, apprendere il linguaggio, guardare e ascoltare. Tuttavia c'è ancora molto da scoprire e la ricerca scientifica sta ancora cercando di svelare i misteri della mente e indagare sui suoi meccanismi per capire come funziona, ma anche perché non funziona bene, come cambia nel corso della vita e con l'avanzare dell'età, portando alle malattie del sistema nervoso e non soltanto a quelle neurodegenerative.
Dall'Alzheimer, con cui convivono in Italia un milione di persone, agli oltre 6 milioni che soffrono di emicrania, dalle 400.000 persone colpite dal Parkinson, ai 12 milioni di italiani che soffrono di disturbi del sonno, mentre la sclerosi multipla interessa circa 90.000 persone. Numeri molti elevati anche per i casi di ictus con 200.000 nuove diagnosi ogni anno e circa 1 milione di persone che vivono con gli esiti invalidanti della malattia, in aumento anche per l'autismo, con 100 casi per 10.000 abitanti. Complessivamente, il Ministero della Salute stima che le malattie del sistema nervoso abbiano nel nostro Paese un'incidenza di nuovi casi ogni anno pari al 7,5% della popolazione italiana e una prevalenza del 30%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA