Elevare gli standard in Italia e
in Europa, portare e governare l'innovazione nella ricerca
scientifica e nella pratica clinica, ora che anche sull'utilizzo
dell'Ia c'è stato un intervento normativo da parte del governo,
e lavorare in sinergia per il bene ultimo dei pazienti. Così il
professor Ruggero De Maria, presidente di Alleanza contro il
cancro, è intervenuto oggi al convegno promosso al Senato dalla
Federazione delle associazioni di volontariato in oncologia, in
occasione della XIX giornata del Malato oncologico.
"Anche in campo scientifico - ha osservato - assistiamo a una
vera e propria rivoluzione: ci sono le omiche, tecnologie come
la genomica e la radiomica che sono in grado di esaminare un
enorme numero di dati per descrivere e interpretare gli organi e
le malattie, e c'è l'intelligenza artificiale. Ne stiamo
discutendo cercando di programmare e gestirle al meglio, anche
se ancora non riusciamo a comprenderne fino in fondo la portata.
Pensiamo all'Italia, alle opportunità che deriveranno dalla
disponibilità di possedere tutti i dati dei pazienti e alla
capacità di valutare le performance degli ospedali in maniera
capillare e, in base a ciò, a come armonizzare le procedure, i
trattamenti e persino gli interventi normativi".
Una visione di insieme che, come ha detto De Maria, ha avuto
in Acc un battistrada con la creazione del progetto Health Big
Data, iniziativa finanziata dal ministero della Salute avviata
prima del fascicolo sanitario elettronico per integrare e
armonizzare i dati di tutti gli Irccs da utilizzare per produrre
Real World Evidence: "Per chi fa ricerca è essenziale: le
sperimentazioni cliniche che portano all'approvazione dei
farmaci producono informazioni che riguardano un determinato
gruppo di pazienti con specifiche caratteristiche ma non ciò che
avviene nella vita reale, quando la terapia viene data in tutti
gli ospedali dopo l'approvazione del farmaco. La possibilità
ulteriore di utilizzare le omiche ci garantirà una visione
davvero molto ampia".
De Maria ha auspicato una prossima collaborazione con Agenas,
"ci siamo messi a disposizione del direttore Mantoan - ha detto
- perché in futuro il fascicolo sanitario conterrà i dati omici
di ogni singolo paziente e il nostro compito, tra gli altri, è
accompagnare quest'innovazione con la maggiore sinergia
possibile per attuare gli interventi più puntuali. Oggi dobbiamo
lavorare sulle disparità cercando di elevare gli standard,
domani dovremo intervenire per portare l'innovazione in tutto il
Paese".
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