Ilaria Villa sarà dal 16 settembre
2024 il nuovo Direttore generale della Fondazione Telethon. L'ha
nominata il Consiglio d'amministrazione di Telethon presieduto
da Luca di Montezemolo.
Francesca Pasinelli, attuale consigliere delegato di
Telethon, ha infatti deciso di lasciare dopo molti anni gli
incarichi operativi, per mantenere il ruolo di consigliere con
speciali deleghe che le saranno affidate dal presidente.
"Dopo molti anni lascio questo incarico operativo - spiega
Francesca Pasinelli - ma sarò sempre legata alla Fondazione che,
come dimostra la mia storia iniziata nel 1997, ho sempre seguito
e molto amato. Continuerò ad essere vicina e a disposizione con
un ruolo diverso ma sempre presente".
"Ringrazio Francesca - commenta il presidente di Telethon
Luca di Montezemolo - per la passione e l'impegno con il quale
ha saputo motivare e guidare in tutti questi anni la squadra
Telethon. Le sono riconoscente per averla portata a questi
livelli di importanza. Sono sicuro - ha aggiunto - che Ilaria
Villa, che ha una sua storia in questo ambito altrettanto
prestigiosa, possa raccogliere il testimone e la sfida di una
Fondazione sempre più impegnata in una ricerca innovativa come
strumento di speranza per il futuro di tanti bambini. A Ilaria
il mio caloroso benvenuto e i migliori auguri di buon lavoro. A
Francesca ricordo invece che il suo impegno per la Fondazione è
ancora lungo". Il nuovo direttore Telethon Ilaria Villa,
laureata in Economia, ha una lunga esperienza manageriale in
aziende multinazionali farmaceutiche (fra cui Zambon, UCB e
Roche), dove ha contribuito al percorso di sviluppo e lancio di
numerosi farmaci innovativi in diverse aree terapeutiche.
"Sono onorata e felice di entrare a far parte del mondo
Telethon dove intendo mettere a frutto la mia esperienza per
assecondare il percorso di trasformazione dei risultati della
ricerca in terapie accessibili ai pazienti che ne hanno bisogno.
Dopo molti anni di azienda, desidero dare il mio contributo
allo sforzo della Fondazione di rendere disponibili terapie
innovative destinate a persone colpite da malattie molto rare,
non sempre sostenibili per i modelli industriali", afferma
Villa.
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