L'uso regolare del telefono
cellulare, appena 'assolto' dall'avere un ruolo nello sviluppo
di tumori al cervello, sembra essere associato al rischio di
malattie cardiovascolari. Questo legame, emerso in particolare
nei fumatori e negli individui con diabete, è però attribuibile
in parte ad alcune condizioni più frequenti in chi ha sempre il
cellulare in mano: lo scarso sonno e il disagio psicologico. A
evidenziarlo è un ampio studio pubblicato sulla rivista Canadian
Journal of Cardiology.
L'indagine ha incluso 444.027 individui della Biobank
inglese che hanno auto-riferito la frequenza del loro uso del
cellulare. Utilizzando cartelle cliniche ospedaliere sono stati
seguiti in media per oltre 12 anni. I risultati mostrano una
"significativa associazione" tra uso regolare di smartphone e
malattie come ictus, ischemia e scompenso cardiaco, soprattutto
in diabetici e fumatori. I meccanismi dell'associazione
potrebbero passare attraverso alcune condizioni più frequenti in
queste persone, come un cattivo ritmo sonno-veglia e disagio
mentale, che possono portare a disturbi ormonali o metabolici.
"Sono necessari altri studi prima che questa associazione
diventi una preoccupazione" ma intanto i risultati consigliano
che "invece di immergersi in ore di 'doom-scrolling' insensato
sullo smartphone, bisognerebbe reindirizzare questo tempo verso
un'attività più salutare per il cuore", conclude il coautore
Nicholas Grubic, ricercatore della University of Toronto, in
Canada.
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