È stato approvato in Italia il primo
farmaco per la colite ulcerosa in grado di colpire
selettivamente una delle vie con cui l'infiammazione si sostiene
(l'interleuchina-23p19) e di offrire sollievo dall'urgenza
intestinale in tempi rapidi. Ad annunciare il via libera
dell'Agenzia Italiana del Farmaco alla rimborsabilità di
mirikizumab, è l'azienda Lilly.
La colite ulcerosa è una condizione infiammatoria cronica
che in Italia si stima colpisca 150.000 persone, con oltre 4000
nuove diagnosi all'anno. "Colpisce in media in giovane età ed è
caratterizzata da una forte infiammazione dell'intestino, che
con il tempo tende ad aumentare di gravità", spiega Alessandro
Armuzzi, ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University.
"Nonostante la disponibilità dei trattamenti, rimane un
significativo bisogno di nuove opzioni terapeutiche in grado di
affrontare i sintomi", aggiunge.
Mirikizumab è basato su un nuovo meccanismo d'azione,
l'inibizione dell'unità p19 di IL-23, che svolge un ruolo
cruciale nell'infiammazione correlata alla malattia. Il
programma di studi clinici Lucent, su cui si è basata
l'approvazione del farmaco, dimostra l'efficacia in adulti con
malattia da moderata a grave: dopo 12 settimane di trattamento,
quasi due terzi hanno raggiunto la risposta clinica e quasi un
quarto ha raggiunto la remissione clinica. "Mirikizumab
determina un miglioramento dei sintomi, come il sanguinamento
rettale e la frequenza evacuativa, già dopo tre settimane",
spiega Massimo Claudio Fantini, ordinario di Gastroenterologia,
Università degli Studi di Cagliari. Inoltre la metà dei pazienti
ha raggiunto la remissione senza uso di steroidi a un anno (27%
con placebo).
Una novità che potrà avere un impatto sulla qualità della
vita dei malati, "spesso alle prese con dolore fisico e
stanchezza cronica, ma anche vergogna, insicurezza e isolamento
sociale", sottolinea Salvo Leone, direttore di Amici Italia.
L'approvazione segna l'ingresso di Lilly nell'area delle
malattie infiammatorie croniche intestinali. "Il disegno del
nostro programma di sviluppo clinico ha introdotto anche la
valutazione quantitativa dell'urgenza intestinale incentrata sul
paziente e dimostra l'impegno a rispondere ai bisogni di
salute", conclude Veronica Rogai, associate vice president -
Medical Italy Hub di Lilly.
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