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Virus delle zecche scoperto in Cina, può colpire il cervello

Virus delle zecche scoperto in Cina, può colpire il cervello

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

ROMA, 13 settembre 2024, 12:34

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Un nuovo virus trasmesso dalle zecche potrebbe causare stati febbrili e sintomi neurologici. Lo rivela una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine e condotta da un gruppo di ricercatori cinesi: hanno analizzato in laboratorio 17 casi di infezione riscontrati nel Nord Est della Cina, con febbre inspiegabile, mal di testa, vomito e vertigini.
    Il primo caso ad essere stato infettato dal "Wetland virus" (Welv), cioè virus delle zone umide, sarebbe stato morso dalla zecca Haemaphysalis concinna che infesta soprattutto i roditori ed è presente anche in Russia ed Europa centrale. In tutti i casi umani studiati finora non si sono registrati decessi ma secondo i ricercatori l'infezione può colpire il cervello, causando malattie neurologiche. In particolare, uno dei pazienti positivi al virus è entrato in coma dopo aver mostrato alti livelli di globuli bianchi nel liquido cerebrospinale.
    "Nel complesso, questi dati suggeriscono che un orthonairovirus di recente scoperta, il Welv, è patogeno per gli esseri umani e circola tra gli esseri umani, le zecche e vari animali nel nord-est della Cina - hanno dichiarato i ricercatori - Migliorare la sorveglianza e l'individuazione degli orthonairovirus emergenti consentirà di comprendere meglio l'effetto di questi virus sulla salute umana". Il nuovo agente infettivo è stato classificato all'interno del genere nairovirus, lo stesso cui appartengono un virus che colpisce le pecore in Kenya e il virus della febbre emorragica Crimea-Congo.
   
   

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