"Denunciare qualcuno? Sono
assolutamente contrario. Non fa parte della vocazione medica e
mai, nella mia lunga carriera, mi era capitato di sentire una
proposta simile". Così a Repubblica Silvio Garattini,
farmacologo fondatore dell'Istituto Mario Negri e membro del
Comitato nazionale di Bioetica sull'invito rivolto ai medici
dalla ministra della Famiglia Eugenia Roccella di denunciare le
coppie che hanno avuto bambini tramite la gestazione per altri.
Rispetto alla Gpa "personalmente sono contrario. È di fatto
un modo per comprare dei figli che privilegia i ricchi e
discrimina i poveri. Ma non possiamo poi prendercela con i
bambini. Si potrebbe trovare una formula adatta per favorire le
adozioni. E comunque stiamo esagerando il problema. Poco fa mi
ha fermato un uomo per strada. Mi ha mostrato la prenotazione
per un esame radiologico che gli dirà se ha un tumore oppure no.
L'appuntamento è fra 32 giorni e lui era disperato. Perché il
governo del nostro paese considera un problema la gestazione per
altri e non si preoccupa delle troppe persone nella situazione
di quell'uomo?".
"Il segreto professionale è un principio valido anche oggi e
non è un caso che nessuno l'abbia mai messo in discussione.
Chiederci di violarlo è assai azzardato, soprattutto se a farlo
è un ministro. Prestiamo tanta attenzione alla privacy. Vorrei
sapere cosa pensa il Garante di questa proposta. Noi dobbiamo
curare tutti. Neanche i fumatori, che creano volontariamente un
danno alla loro salute, subiscono discriminazioni nel nostro
sistema sanitario. Anche se io non approvo la gestazione per
altri, una sessantina di paesi la consente. Chi sono io per
decidere cosa è giusto nella vita degli altri?".
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