/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La sonnolenza diurna legata a un triplo rischio di 'pre-demenza'

La sonnolenza diurna legata a un triplo rischio di 'pre-demenza'

Disturbo da lentezza motoria e deficit di memoria

ROMA, 07 novembre 2024, 12:28

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La sonnolenza diurna potrebbe suggerire il rischio di sviluppare una demenza, infatti le persone anziane che hanno sonno durante il giorno o che mancano di entusiasmo per le attività a causa di disturbi del sonno hanno una probabilità tripla di sviluppare una sindrome che può portare alla demenza.
    Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Neurology.
    La 're-demenza' è una sorta di sindrome caratterizzata ad esempio dal camminare a velocità ridotta, da qualche problema di memoria, pur senza disabilità motoria o demenza. Chiamata sindrome del rischio cognitivo motorio, la condizione può manifestarsi quindi prima dello sviluppo della demenza.
    "I nostri risultati sottolineano la necessità di uno screening per i problemi di sonno" - spiega l'autrice dello studio Victoire Leroy dell'Albert Einstein College of Medicine nel Bronx, New York. "Esiste la possibilità che le persone possano risolvere i problemi di sonno e prevenire così un declino cognitivo più avanti nella vita".
    Lo studio ha coinvolto 445 persone con un'età media di 76 anni che non avevano demenza. All'inizio i partecipanti hanno completato questionari sul sonno e fornito informazioni sui problemi di memoria mentre la loro velocità di camminata è stata testata su un tapis roulant.
    Un totale di 177 persone rientrava nella categoria dei cattivi dormitori e 268 in quella dei buoni dormitori.
    All'inizio dello studio, 42 persone presentavano la sindrome del rischio cognitivo motorio. Altre 36 persone hanno sviluppato la sindrome durante lo studio.
    Tra coloro che avevano eccessiva sonnolenza diurna e mancanza di entusiasmo, il 35,5% ha sviluppato la sindrome, rispetto al 6,7% delle persone senza questi problemi. I ricercatori hanno scoperto che le persone con eccessiva sonnolenza diurna e mancanza di entusiasmo avevano più di tre volte le probabilità di sviluppare la sindrome rispetto a chi non aveva questi problemi legati al sonno.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza