Una "piattaforma di telemedicina"
progettata per offrire servizi medici a distanza, utilizzando la
tecnologia per connettere pazienti e operatori sanitari, e un
"sistema ecografico portatile" sono fra i dispositivi delle due
"cliniche modulari" che Papa Francesco ha benedetto mercoledì
scorso a Roma e che verranno messe a disposizione per le cure di
bambini vittime della guerra e dei loro familiari in posti dove
mancano strutture sanitarie. E' quanto emerge dalla brochure
elettronica che annunciava l'iniziativa.
In particolare la piattaforma di telemedicina (Teladoc Health
Lite V3") è una combinazione di apparecchiature diagnostiche
avanzate e sistemi di comunicazione in tempo reale per
facilitare diagnosi, trattamenti e consulenze mediche, anche in
luoghi remoti o situazioni complesse. Il sistema ecografico
portatile, detto "Butterfly", promette ecografie accessibili,
pratiche e facili da utilizzare in qualsiasi contesto, grazie
alla sua compattezza e alla tecnologia avanzata.
Le "cliniche modulari", allestite in container simili a
quelli da trasporto merci, sono dotate pure di "negatoscopio
Slim Led a 2 pannelli con Fas, Kit di emergenza per la
rianimazione, lampada da visita, laringoscopio rigido,
nebulizzatore pediatrico, otoscopio ricaricabile, bilance
digitali, sfigmomanometro aneroide pediatrico, fonendoscopio e
un lettino da esame per bambini e adulti", si legge nel testo.
Le due "cliniche mobili" rientrano nell'iniziativa denominata
"Salus", promossa dall'Associazione "Bambino Gesù del Cairo" e
dalle fondazioni "Fratellanza Umana in Egitto" e "Hospitals
Without Borders (Hwb), ha ricordato un comunicato della stessa
associazione di cui è presidente Monsignor Gaid Yoannis Lahzi,
già Segretario personale di Papa Francesco.
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