Otto asl o ospedali su dieci sono
presenti almeno su Facebook. Il 94% ha al suo interno un ufficio
stampa. E il 22% ha assunto professionisti dell'informazione
durante l'emergenza Covid. Sempre più anche sui social media e
affidata a giornalisti, la comunicazione delle aziende sanitarie
sta cambiando velocemente. E, a dare un forte impulso, è stata
la pandemia, che ha mostrato come affidarla a professionisti
dell'informazione aiuti a costruire fiducia. E' quanto emerge
dall'indagine curata da Fiaso e presentata all'incontro "Il
ruolo dei professionisti dell'informazione in sanità".
La rilevazione ha coinvolto quasi 70 aziende sanitarie e
ospedaliere su tutto il territorio, a cui è stato somministrato
un questionario composto da 20 domande. Ne è emerso che sui
social, a farla da padrone è Facebook (93%), seguito da Youtube
(76%), Instagram (71%), quindi Twitter e LinkedIn (41%). C'è
anche un 15% che ha attivato un canale Telegram, un 5% che
utilizza Whatsapp. In sei casi su dieci la pagina social viene
aggiornata almeno una volta al giorno. In 4 aziende su dieci a
gestire l'ufficio stampa c'è una sola persona, ma in 6 su dieci
la squadra è composta da più addetti. Nel corso dell'emergenza
Covid molte aziende hanno deciso di costruire ex novo un ufficio
stampa per rispondere alle nuove necessità dettate
dall'infodemia: in quasi un'azienda su quattro c'è stata la
volontà di scommettere sul ruolo della comunicazione assumendo,
nel ruolo di ufficio stampa, un giornalista professionista, in
linea con la legge 150 e garanzia di qualità dell'informazione.
La comunicazione verso i media è quotidiana: il 45% di ospedali
e asl invia oltre 10 comunicati stampa a settimana. "La
diffusione di bufale e fake news rese virali dai social network
ha reso evidente la necessità di investire su una comunicazione
efficace, trasparente e tempestiva. Ed è attraverso i
professionisti degli uffici stampa che le aziende hanno
certificato la credibilità delle informazioni con l'obiettivo di
alimentare la fiducia dei cittadini", commenta il presidente di
Fiaso Giovanni Migliore.
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